Origini

Le origini della danza del ventre…      

La danza del Ventre o Raqs Sharqi come oggi la conosciamo, nasce in Egitto, dall’incontro tra la spontaneità dell’interpretazione delle Ghawasi, le gitane che si esibivano nelle strade in occasioni di feste familiari o pubbliche, e le ballerine di corte, le Almee, con uno stile più raffinato e colto.

In realtà con il termine danza del ventre ci riferiamo ad una più ampia varietà di stili che si rifanno alla tradizione egiziana: ci sono gli stili popolari come il Saidi, tipico di questa regione che nasce come danza maschile e viene successivamente ripreso dalle donne ed ingentilito nei movimenti in chiave coreografica per gli spettacoli, lo stile Baladi o Beledi, che risale al periodo di urbanizzazione delle grandi città di inizio secolo scorso e lo stile Classico, propriamente detto danza del ventre o Raqs Sharqi, che riprende lo stile usato dalle Almee, più elegante e ballato nelle Corti, fino ad arrivare, nella sua evoluzione, allo stile egiziano moderno che vede in danzatrici come Randa Kamel e Dina i punti di riferimento più alti tra le danzatrici di oggi del Cairo.

L’origine della danza del ventre è tra le più enigmatiche, non ci sono infatti fonti storiche a cui riferirsi se non dall’800 in poi grazie alle testimonianze degli occidentali che per primi, in qualità di viaggiatori, hanno descritto e rappresentato quest’arte così affascinante. Tuttavia anche queste testimonianze riguardano un degrado che ladanza del Ventre ha subìto nel tempo, una degenerazione sfociata in una danza leziosa e di prostituzione che forse aveva mantenuto sì qualcosa dell’origine ma aveva perso la sua dignità di arte coreutica. A ridare rispettabilità a questa danza ci pensarono le grandi danzatrici dell’epoca d’oro del cinema egiziano come Naima Akef, Samia Gamal, Tahia Carioca, negli anni’40 e grandi figure di danzatori e coreografi come Mahmoud Redache accademizzarono questa danza tramite corpi di ballo professionali e una nuova concezione dello spazio scenico che il teatro imponeva. Questa danza riacquistò quindi la sua elevatezza e poté essere conosciuta, apprezzata ed amata anche al di fuori dei confini nazionali.

Tra le ipotesi sulla sua origine c’è chi la fa risalire ai tempi degli antichi egizi, alle sacerdotesse della Grande Dea Madre, Ishtar o Iside. Non vi è dubbio che al di là delle sue origini matriarcali o meno questo danza si rifà al femminino, alla femminilità e sensualità che ogni donna ha in sé e che ha, magari, solo bisogno di essere stimolata. La danza del Ventre ha, a livello di salute, molteplici effetti benefici, oltre sull’umore, può essere utile contro la dismenorrea mensile e, se correttamente praticata, può sollevare anche da problemi alla schiena ma ovviamente non per questo è necessaria la prescrizione medica per poterla praticare anzi il fatto che non ci si basa sull’aspetto puramente fisico ma sul reale coinvolgimento della praticante, la Danza del ventre consente a tutte di provare a scoprire la dea interiore o semplicemente la bellezza di danzare.